REGGIO EMILIA – “Alla Direzione distrettuale antimafia di Bologna nessuno mi ha impedito di indagare”: lo ha chiarito Roberto Pennisi, magistrato in congedo della Direzione nazionale antimafia, ospite ieri in città di un incontro sul processo Aemilia promosso dall’associazione Costituzione civica.
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Roberto Pennisi ha lavorato all’indagine Aemilia nella fase iniziale dell’inchiesta, tra il 2011 e i primi mesi del 2013, ma da qualche tempo, in seguito ad alcune interviste, è diventato l’eroe di alcuni ex imputati del processo e, più in generale, di coloro che sostengono che la Dda di Bologna ha perseguitato degli innocenti solo perché esponenti del centrodestra, ma non ha voluto indagare sull’altra parte dello spettro politico. Ieri all’hotel Posta Pennisi ha corretto il tiro, dicendosi a disagio perché le sue parole sarebbero state strumentalizzate per altri scopi.
Cosa è successo allora? Pennisi ha raccontato che fu chiamato alla Dda di Bologna dal procuratore capo Roberto Alfonso, magistrato per il quale ha manifestato grande stima. Si trattava di capire, ha raccontato Pennisi, se nei fatti su cui stava indagando Bologna si potessero ravvisare gli estremi dell’associazione mafiosa. E in effetti era così. “Dopo due anni alla Dda di Bologna – ha detto l’ex magistrato – feci presente che si potevano stralciare degli atti per aprire una nuova indagine. A me non è stato impedito di fare niente. Chi ha esaminato la mia richiesta non l’ha condivisa, oppure quegli spunti sono stati sviluppati ma non è emerso niente. O forse qualcosa è emerso, ma non era di competenza della Dda”, ha aggiunto Pennisi.
Il giudizio su Aemilia è netto: “Mai si è visto un accertamento sulle strutture militari e imprenditoriali approfondito come quello condotto dalla Dda di Bologna. Bologna batte Milano 4-0. E il processo è stato uno dei più importanti della storia giudiziaria italiana”.
Durissima la reprimenda verso quei politici che hanno criticato e criticano le interdittive antimafia della Prefettura. A qualcuno in sala sono fischiate le orecchie.
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