BRESCELLO (Reggio Emilia) – La nutrita richiesta in udienza preliminare a Bologna di costituzione di parte civile la dice lunga sulla delicatezza del procedimento di mafia focalizzato su Brescello. L’avvocato Alessandro Gamberini rappresenta come sempre la Regione Emilia-Romagna: “Ci siamo costituiti sempre in tutti i processi che riguardano la presenza della ‘ndrangheta nel territorio, scontata in un processo come questo dove sono imputati due ex sindaci”.
Esplicite le dichiarazioni dell’avvocato Salvatore Tesoriero che tutela il Comune di Brescello: “Come la Provincia, la nostra è una costante. Gli enti sono in campo per un controllo sul versante della legalità”.
In campo l’associazione antimafia Libera con il piglio dell’avvocatessa Enza Rando: “Ci siamo sempre costituito, questo processo è ancora più significativo perché sono imputati anche due ex amministratori”.
ancia l’allarme sul radicamento ‘ndranghetista l’avvocato Elia Minari in rappresentanza dell’associazione Cortocircuito: “Da oltre dieci anni facciamo ricerche su fatti accaduti sul territorio. Importante tenere alta l’attenzione, la ‘Ndrangheta continua a operare anche a Reggio con modalità nuove”.
In aula seguirà il processo Enrico Bini, politico che da tempo è un simbolo reggiano della lotta alla ‘ndrangheta: “Questo processo mi vede spettatore, però è il frutto di tanti anni di lavoro di tante persone che hanno voluto mettere in luce le problematiche del nostro territorio. Dentro quello che è successo a Reggio ci sta vedere a processo due ex amministratori pubblici”.
Leggi e guarda anche
‘Ndrangheta a Brescello: gli ex sindaci Vezzani e Coffrini scelgono il rito ordinario. VIDEO
'ndrangheta Cortocircuito mafia Enrico Bini Comune di Reggio Emilia Regione Emilia Romagna Provincia di Reggio Emilia Libera associazione Cortocircuito parti civili Comune di BrescelloA processo gli ex sindaci Pd di Brescello, Vezzani e Coffrini: la scelta di Massari. VIDEO













