BRESCELLO (Reggio Emilia) – Ventidue dei 23 indagati rinviati a giudizio ieri mattina a Bologna nell’udienza preliminare dell’inchiesta contro la ‘ndrangheta denominata Grimilde: si tratta di persone che andranno alla sbarra per essere giudicate con rito ordinario. Tra loro, Francesco Grande Aracri, fratello del boss Nicolino, e uno dei figli, Paolo, considerati il vertice dell’operazione del giugno dell’anno scorso della polizia reggiana coordinata dalla Dda, con Brescello al centro della cronaca. Non luogo a procedere invece per la brescellese Laura Cappello: era accusata di trasferimento fraudolento di valori, ma è stata riconosciuta estranea.
Il dibattimento avrà inizio il prossimo 16 dicembre a Reggio, mentre inizierà il 23 luglio il rito abbreviato del medesimo procedimento. Gli avvocati di Francesco Grande Aracri, Paolo Curatolo e Antonio Piccolo, sottolineano il fatto che il gup abbia emesso decreto di non luogo a procedere per il loro assistito per reati che gli sono contestati nel periodo 2010-2012, perchè quelle accuse erano già state archiviate.
‘Ndrangheta a Brescello: 22 rinvii a giudizio nell’inchiesta Grimilde
13 luglio 2020A processo anche Francesco Grande Aracri, fratello del boss Nicolino, e uno dei figli, Paolo