RUBIERA (Reggio Emilia) – “La dottoressa Antonella De Miro, prefetto della Repubblica, si è distinta per l’azione di prevenzione e lotta contro le infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici e negli enti locali, sostenendo attivamente le attività della magistratura e delle forze dell’ordine. Penso che sia una persona straordinaria, che ha contribuito a cambiare la storia di questo territorio”.
Il sindaco Emanuele Cavallaro ha letto le motivazioni del conferimento della cittadinanza onoraria di Rubiera all’ex prefetto Antonella De Miro, ospite in una serata a lei dedicata nel suggestivo chiostro della Corte Ospitale. L’ex prefetto aveva avuto anche la cittadinanza onoraria del Comune di Reggio Emilia.
“Mantenere il ricordo dopo tanti anni della mia presenza a Reggio Emilia è qualcosa che mi commuove perché è segno di stima, di affetto, di riconoscenza”, le parole di De Miro.
La serata è stata l’occasione per presentare nella prima proiezione pubblica il docu-film “Aemilia 220”, andato in onda su Rai Due in occasione della giornata nazionale della legalità. Era presente il giornalista Paolo Bonacini, autore di questo lavoro di denuncia delle infiltrazioni delle organizzazioni criminali mafiose nella realtà emiliana.
“Il docu-film si conclude con le parole del collaboratore Valerio, il quale mette in guardia sul fatto che si è scoperchiato il vaso di Pandora, sono usciti i vermi del male, ma la mafia non è stata certamente sconfitta – sottolinea De Miro – Questo deve indurre anche a pensare che è venuto il momento che le istituzioni politiche locali, che il mondo della società civile, la scuola, il mondo delle professioni, prendano questo testimone per farsi anch’essi portavoce di un’esigenza di legalità”.
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