REGGIO EMILIA – L’infiltrazione ‘ndranghetistica in Regione, con ramificazioni a Reggio, Modena, Parma, Bologna e Piacenza, torna alla sbarra. E’ prevista per giugno la fine del secondo grado del processo Aemilia, questo almeno da calendario e al netto dell’ammissione delle richieste di rinnovazione di istruttoria e di nuove audizioni di testimoni piovute dai legali in questa prima parte della prima udienza.
A Bologna infatti, nell’aula speciale della Dozza, è stato il giorno del gruppo da 24 imputati accusato di associazione mafiosa giudicato secondo rito abbreviato; mercoledì 19 febbraio sarà la volta degli altri 120 che hanno fatto ricorso contro le condanne emesse con rito ordinario il 31 ottobre 2018 a Reggio. Dal 20 è previsto che i due filoni vengano riuniti.
Sono udienze tecniche, fatte di schermaglie legali e di eccezioni, e una non da poco è stata sollevata dall‘avvocato Gregorio Viscomi, legale di Pasquale Brescia: l’avvocato ha fatto istanza di ricusazione per incompatibilità per uno dei due giudici a latere della corte d’appello, Giuditta Silvestrini. Silvestrini ha fatto parte del collegio che giudicò in appello, condannandolo, Brescia per la vicenda della lettera fatta pervenire, tramite il suo avvocato di allora, alla redazione reggiana del Resto del Carlino. Era il primo febbraio del 2016. In quella missiva scritta dal carcere Brescia parlava al sindaco di Reggio Luca Vecchi: cinque pagine in cui, fra le altre cose, lo invitava a dimettersi, lo accusava di non aver difeso la comunità cutrese, si rivolgeva al primo cittadino con la frase “lei non sa quanto è fortunato”.
Assolto a luglio 2017 perché “il fatto non sussiste”, Brescia venne invece condannato a sei mesi nell’aprile 2019 dalla corte d’appello, che ritenne quelle frasi minacce aggravate dal metodo mafioso. “Valutazioni che incidono sul reato associativo di cui il mio assistito deve rispondere in questo processo, ha detto l’avvocato Viscomi. Sulla richiesta di ricusazione del giudice Silvestrini, deciderà la corte d’appello di Bologna in una diversa composizione. La posizione di un altro imputato, Palmo Vertinelli, è stata stralciata e rinviata al 9 aprile per un difetto di notifica al difensore.
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