REGGIO EMILIA – Il centro di accoglienza di via Mazzacurati non chiuderà. Dalla metà dello scorso settembre, una parte dei magazzini comunali messa a disposizione dall’amministrazione ospita alcuni richiedenti asilo, per la precisione uomini maggiorenni arrivati senza famiglia e bambini al seguito. Nel corso delle settimane si è arrivati fino a 50 presenze; ora le persone in via Mazzacurati, in conseguenza del turn over di arrivi e partenze, sono 35, per la maggior parte di nazionalità bengalese. Visti i tempi, è ipotizzabile che trascorreranno lì il Natale, col la gestione della Croce Rossa coordinata dal presidente provinciale Mario Restuccia, ma nelle ultime ore durante una riunione in Prefettura si è deciso di andare verso un mantenimento dell’hub almeno fino alla primavera, quando si presume che gli sbarchi possano ricominciare. E questo che ci siano o meno persone ospitate all’interno.
“Tutti, in particolar modo noi gestori, in accordo con il Prefetto, riteniamo che avere un punto di primo arrivo sia per la nostra città importante – spiega Valerio Maramotti, presidente del Consorzio Oscar Romero – Questo ci ha permesso anche nei momenti di maggiore pressione di non lasciare nessuno per strada. Non sappiamo cosa ci aspetta nei mesi primaverili o estivi”
I numeri odierni dell’accoglienza reggiana sono piuttosto diversi da quelli registrati ad agosto, quando, durante la fase più calda degli arrivi che aveva messo in emergenza la città e la provincia, si era andati oltre le 1500 presenze. “Ad oggi accogliamo circa 1350 persone, una cinquantina sono ospitate dalla Caritas, 35 nell’hub di via Mazzacurati. Torniamo a fare il nostro mestiere”.
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