REGGIO EMILIA – C’è il signore che si presenta come Giuseppe (che ha sposato Maria) e dona una spesa di non poco conto alle famiglie in difficoltà. Ci sono i dipendenti di un’azienda reggiana che ogni mese raccolgono alimenti da donare. Ci sono i supermercati, i soci di una banca, tante associazioni locali, negozi e bar, singoli cittadini generosi. C’è la solidarietà di tutti loro sugli scaffali dell’Emporio solidale Dora, in via Trento Trieste, in città. Qui chi ha bisogno di un aiuto può fare la spesa, con una tessera a punti. Le famiglie sono seguite da sei mesi a un anno, segnalate dai servizi sociali o con accesso diretto. In questo periodo segnato dall’emergenza Covid, sono senza dubbio aumentate.
“Seguiamo circa 60-65 famiglie – spiega Paola Terenziani, responsabile dell’accoglienza per Emporio Dora – che sono in scivolamento di povertà per un periodo, hanno perso il lavoro o hanno avuto un infortunio ad esempio. Molte sono famiglie numerose, i bambini da 0-13 anni sono 77 e 23 adolescenti da 14 a 17 anni”. “Inoltre – prosegue Luca Boccacci, coordinatore di Emporio Dora- ad altre 10 famiglie seguite durante il lockdown portiamo i pacchi alimentari”.
Quello che sta per arrivare sarà sicuramente un Natale diverso, non si potrà fare il solito pranzo con le famiglie e i bambini non possono più dalla scorsa primavera frequentare gli spazi dell’Emporio. Ma i volontari hanno pensato anche a loro, con tanti regali. Le associazioni reggiane stanno facendo tanto, e la rete di solidarietà è davvero grande. “Jaima Sarahwi fa una raccolta fondi – racconta Boccacci – la libreria ‘Semaforo blu’ della reggiana educatori con la campagna ‘dona un libro sospeso’, il negozio di Jouè Club di Scandiano con ‘dona un giocattolo sospeso’, la cooperativa sociale ‘la Collina’ mette a disposizione cassette di prodotti freschi da donare”.
Inoltre è on-line la nuova pagina di raccolta fondi per Dora (https://sostieniemporiodora.it/). Ognuno di noi può fare qualcosa. “Può portare qui la spesa donata il mercoledì pomeriggio e il sabato mattina negli orari di apertura – cpnclude il coordinatore dell’Emporio – o nei centri di raccolta in città”.
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