REGGIO EMILIA – Attraverso un finanziamento ottenuto grazia al Pnrr, che sarà integrato con fondi propri, il Comune di Reggio Emilia sta per realizzare il nuovo Bici Lab. Un intervento che unisce diversi temi strategici: il legame di Reggio con la bicicletta e la sua storia, la mobilità sostenibile, e la riqualificazione di un ulteriore edificio dell’ex Polveriera, in viale Olimpia. Il progetto prevede la ristrutturazione conservativa della struttura polifunzionale che ospiterà anche il Museo della bicicletta, con pezzi storici della collezione della famiglia Cimurri.
La presentazione è avvenuta in Municipio. Ha spiegato il sindaco Luca Vecchi: “Realizziamo l’hub della bicicletta all’interno del contesto della polveriera quindi è un ulteriore passo in avanti nella rigenerazione di quest’area. Nascerà una struttura in grado di ospitare uno spazio civico, aule didattiche, ma anche destinatario di servizi, di manutenzione delle bici così da diventare un punto di riferimento per i ciclisti, e anche in modo permanente la collezione delle bici di Giannetto Cimurri”.
Aggiunge Carlotta Bonvicini, assessore alle politiche per la sostenibilità “Siamo contenti di poter dare a Reggio Emilia una casa alla bici, perché Reggio è una città che si sposta ancora tanto in bici, e nel 2023 avvieremo tanti lavori per aumentare le piste ciclabili, sia con riqualificazioni che con realizzazione di nuovi tracciati”.
Per la famiglia Cimurri si tratta di una “giornata storica”, visto che il progetto del Museo della bicicletta è in campo da diversi anni, e ora finalmente trova una collocazione ideale e di prestigio. Entusiasta Giorgio Cimurri: “E’ veramente un sogno che si sta realizzando, siamo emozionati e felici, siamo ormai all’ultimo chilometro per questo progetto. Questo patrimonio di bici storiche, donate dai grandi campioni del passato a mio padre, potrà essere messo a disposizione dei cittadini che non lo ha conosciuto”.
Il costo della ristrutturazione sarà di 1.3 milioni di euro, di cui 900.000 finanziati dal Pnrr. L’affidamento dei lavori dovrà avvenire entro settembre 2023, mentre la conclusione dell’intervento entro marzo 2026.
Il progetto
Le funzioni e attività previste sono:
- svolgere incontri, momenti di condivisione, socializzazione e gioco, seminari sulla mobilità a misura di persona e ambiente e sull’utilizzo del mezzo di trasporto meccanico più sostenibile al mondo;
- diffondere la cultura della bici e l’educazione stradale, realizzare laboratori tematici e didattici per scolari, studenti, adulti, associazioni;
- promuovere ed educare a stili di vita sostenibili e salutari;
- fare attività didattica e divulgativa sulla corretta manutenzione della bicicletta, grazie alla presenza di un’officina meccanica: la sicurezza stradale è data anche dal condurre un mezzo affidabile e sicuro a sua volta;
- offrire servizi – come assistenza meccanica agli avventori ciclisti tramite l’officina, possibilità di cura e lavaggio del mezzo, bar-ristoro, noleggio bici – a chi utilizza la bici nella vita di ogni giorno o per svago e sport;
- ospitare il Museo della bicicletta, con un’esposizione permanente e a rotazione di modelli storici e cimeli mitici tratti dalla collezione che fu di Giannetto Cimurri, pietra miliare del ciclismo italiano.
Nelle intenzioni dell’Amministrazione, e dell’Associazione Tuttinbici-Fiab che è tra i promotori, si tratta quindi di uno spazio multidisciplinare, coerente con gli obiettivi di Mandato amministrativo, del Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) e del Piano di Contrasto ai cambiamenti climatici, per incrementare l’efficacia e l’efficienza del sistema di mobilità, promuovere la sostenibilità energetica e ambientale, incentivare la sicurezza stradale. La qualità delle infrastrutture e dei servizi, è il caso del Bici Lab, deve essere elemento base per una mobilità sostenibile che garantisca la vivibilità degli spazi urbani.
Alla presentazione hanno partecipato rappresentanti di Tuttinbici Fiab; Giorgio Cimurri e Giuliana Bonvicini Cimurri, la dirigente del servizio Cura della città del Comune, Ursula Montanari e l’architetto Marzia Zamboni, progettista del Bici Lab, che ha illustrato le caratteristiche del nuovo intervento.