REGGIO EMILIA – “Sono confermati e saranno rafforzati. E’ questo il percorso che dobbiamo portare avanti, se ci fermiamo sarebbe un errore. Abbiamo fatto un errore, ma i costi sono compatibili con il sistema”. Così al Medico e il Cittadino, Giancarlo Muzzarelli, presidente della commissione regionale sanità.
I tre Cau, centri di assistenza urgenza, già aperti a Reggio, Correggio e Scandiano sono stati promossi dalla Regione nel loro obiettivo sostanziale di alleggerire l’accesso ai Pronto Soccorso. Ora però si apre una nuova e delicata fase, quella della Riforma del ruolo dei medici di base e della medicina territoriale. Il confronto è nazionale, ma la Regione Emilia Romagna ha già aperto un suo tavolo di trattativa.
Due le ipotesi: l’assunzione da parte dell’Ausl di queste figure, oggi liberi professionisti convenzionati, oppure il loro impegno diretto a garantire ore di servizio nelle case di comunità. “E’ chiaro che così si fa fatica ad andare avanti se non c’è la responsabilità nostra e dei professionisti. I responsabili dei medici di medicina generale hanno dimostrato interessa, ma bisogna capire se c’è la disponibilità per mettere ore nelle case della comunità e farle diventare un riferimento più completo. La dipendenza dei medici dalla Regione, non deve essere un dogma”, chiosa Muzzarelli.
Il medico e il cittadino Giancarlo Muzzarelli Commissione regionale sanità Promossi i tre Cau reggiani













