REGGIO EMILIA – La luce fioca di una candela per ricordare chi non c’è più, portato via dal Covid in questi due anni di pandemia; la musica e il canto che riempivano la Cattedrale. Una serata di preghiere e di emozioni per un dolore ancora vivo, tra i familiari e tra il personale sanitario invitato a sedere nella navata della chiesta di Santa Maria Assunta. L’iniziativa è stata organizzata dalla Diocesi in occasione della giornata nazionale in memoria delle vittime del Coronavirus, istituita dal parlamento italiano il 18 marzo.
“La nostra chiesa diocesana ha voluto ancora una volta essere vicina ai familiari delle vittime, ancora feriti dalle sofferenze che hanno voluto attraversare, anche ail personale sanitario, a tutti coloro che si sono presi cura delle persone nella pandemia”, le parole di Lucia Ianett, direttrice pastorale salute della Diocesi.
In scena la Filarmonica Città del Tricolore e il Coro Polifonico La Corbella che si sono esibiti nel concerto in Requiem op.48 di Gabriel Faurè. L’evento è stato preceduto da un momento di preghiera per la pace e per la fina della guerra in Ucraina. “Mi pare che si possa unire in un abbraccio ideale il ricordo dei nostri cari e tutte le persone che in questo momento stanno perdendo la loro vita in una guerra assurda che sta mettendo in difficoltà tante famiglie che non sanno quale sarà il loro futuro”, così mons. Alberto Nicelli, vicario generale della Diocesi.
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