REGGIO EMILIA – Un museo che non è solo da visitare ma da vivere, che racconta storie coinvolgendo chi le ascolta, che dalle collezioni storiche guarda al futuro attraverso la fotografia di Luigi Ghirri, a cui è dedicato uno spazio permanente.
Il nuovo allestimento dei Musei Civici scaturisce dalle intuizioni dell’architetto Italo Rota, un progetto nato dieci anni fa e ora arrivato a compimento: “E’ un museo che tiene insieme gli elementi della storia – le parole di Luca Vecchi – ma che sperimenta attraverso la didattica, aiuta i cittadini a comprendere la contemporaneità attraverso la sua storia”.
“Mi porto dentro il coraggio del Comune di non mettere i soldi nei mattoni, ma di distribuirli nel tempo e creare un legame con i cittadini – ha aggiunto Italo Rota – Un’operazione che ha seguito la vita della città, adesso è una fase digitale”.
Le basi sono quelle delle collezioni storiche. E’ al secondo piano che esposizioni, sperimentazioni ed esigenze scientifiche coesistono e si compenetrano. “E’ una sorta di lettura a varchi che fanno entrare le persone in argomenti inaspettati con incursioni di arte contemporanea e fotografia dove non ce lo aspettiamo”, ha spiegato l’assessora alla Cultura, Annalisa Rabitti.
“L’intelligenza di questo allestimento è quella di affrontare grandi tematiche, essere aperto a nuovi contesti, fare dialogare il museo con il territorio”, il commento di Annalisa Capurso della Soprintendenza. “Questo museo è unico al mondo – ha concluso Massimo Magnani, dirigente Area Programmazione del Comune – Abbiamo pezzi straordinari che rappresentano tutto lo spettro della storia, dalla preistoria fino all’età contemporanea con tanti livelli di lettura e tante possibilità di immergersi nelle storie che il museo racconta”.
Le giornate inaugurali del Nuovo Museo si terranno dall’11 al 13 giugno e dal 18 al 20 giugno.
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