REGGIO EMILIA – Pragmatico e diretto. Si è presentato così alla stampa Marco Sambugaro, 54 anni, nuovo general manager della Pallacanestro Reggiana. Al momento è molto concentrato sull’allestimento della nuova squadra, lavorando a stretto contatto con il coach Dimitris Priftis, con particolare attenzione sul versante italiano in cui già certi di essere nel roster vi sono Uglietti, Vitali e il 18enne 2.12 Deme. Parallelamente per gli stranieri l’intenzione è affiancare a Smith che è sotto contratto qualcuno dei compagni dell’ultima stagione, quindi il tema è già stato affrontato con Barford, Cheatam e Faried ma solo come abbozzo, quindi senza alcuna certezza. Sparito dai radar il play Winston, mai citato e probabilmente non più rientrante nei progetti biancorossi. Pur senza grandi proclami e con un budget della stessa ultima consistenza, l’obiettivo resta focalizzato sui playoff scudetto, ma con l’intenzione di allestire un organico più profondo per soffrire meno nel doppio impegno campionato-Coppa.
“Stiamo cercando di costruire una squadra solida, una squadra dura, che abbia voglia di di lavorare anche durante la settimana, una squadra concreta che poi è anche lo spirito della di Priftis”, ha detto al nostro microfono Sambugaro. L’ala piccola? “L’idea è puntare su un veterano e su un giocatore più giovane, entrambi italiani, una scommessa che possa dare una scossa”.
In chiusura si è parlato anche del progetto della futura Casa biancorossa nell’area delle ex Reggiane, che viaggia con circa un anno di ritardo sui tempi annunciati dal club. Un progetto comunque non abbandonato, ma che sta rivelando più criticità del previsto, come ha confermato la presidente Veronica Bartoli. “Come sapete è un progetto molto importante, in questo momento stiamo facendo delle riflessioni con il Comune per arrivare tutti insieme ad una quadra. La complessità del progetto richiede un po’ di tempo”.
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