REGGIO EMILIA – Il Natale accende il centro storico di Reggio e non solo con le luminarie. Il Ponte dell’Immacolata ha riportato nel cuore della città tantissimi reggiani, a riprova del fascino immutato del centro. Il piano di rilancio promosso dall’amministrazione comincia a dare risultati concreti. Dei progetti per il 2026 si parlerà anche giovedì prossimo alla Camera di commercio nell’assemblea dell’hub urbano che riunisce più di duecento soggetti tra enti, associazioni e privati cittadini.
“Sarà l’occasione per raccontare ciò che è stato fatto in questi mesi e i progetti del 2026. Ringrazio cittadini, associazioni e comitati per il loro contributo”, spiega l’assessora al centro storico Stefania Bondavalli.
La sfida più complessa, perché riguarda non solo Reggio ma quasi tutti i centri urbani, resta quella di sostenere il commercio. Sono ancora troppi i negozi sfitti e le serrande abbassate riducono l’attrattività. Tra le azioni messe in campo dall’amministrazione, la scorsa primavera sono arrivate anche le prime sette multe in applicazione dell’articolo 12 del regolamento di polizia urbana e per la civile convivenza che impone ai proprietari la pulizia delle vetrine e delle aree antistanti ai negozi sfitti. Più dell’incasso della sanzione di 300 euro, l’Amministrazione punta così a stimolare i proprietari a fare la loro parte contro il degrado. Adesso però sarà il Tar di Parma a doversi esprimere. Uno dei multati, infatti, ha fatto ricorso al tribunale amministrativo dell’Emilia Romagna e il comune ha deciso di resistere in giudizio.
“Stiamo facendo rispettare il regolamento sul decoro, approvato all’unanimità alcuni anni fa. Siamo in attesa che il Tar fissi l’udienza, il nostro impegno continua nell’ottica di una sensibilizzazione e una assunzione di responsabilità”, chiosa Bondavalli.
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