REGGIO EMILIA – Il mondo degli affidi, dopo la spinosa inchiesta su Bibbiano al centro di un processo ancora in corso, si è sentito messo sotto accusa e squassato da accuse spesso generiche e feroci. Come uno tsunami che ha investito e travolto un’istituzione prevista dall’ordinamento civile italiano facendo così di tutta l’erba un fascio.
Lo dicono i numeri, nel reggiano nel 2019 erano 232 i minori in famiglie affidatarie ridotti a 183 nel 2022. Lo mette nero su bianco il Movimento ‘Abusi Zero’ che fa da contraltare alla proposta di Legge regionale della lega “Allontamento Zero” che con un occhio alla spesa pubblica punta tutto sul sostegno della famiglia in difficoltà e l’affido come ultima ed estrema scelta.
In Piazza Casotti a Reggio si sono ritrovati famiglie, medici, assistenti sociali, volontari e cittadini, gia quasi 700 le firme su un documento che intende sensibilizzare sulla situazione. Dal 2019 in poi è aumentata in modo esponenziale la difficoltà dei servizi nell’attività verso i minori, lievitati si spiega, anche i costi per la collettività.
Sono state lette alcune testimonianze di chi oggi adulto è stato un bambino affidato e amato, di genitori affidatari diventati anche nonni di ragazzi accolti da bambini.
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