REGGIO EMILIA – Se si leggono i risultati delle elezioni del 25 settembre in termini di voti assoluti, i dati salienti sono tre: la travolgente avanzata di Fratelli d’Italia e il contestuale crollo dei consensi per M5S e Lega.
Cominciamo dai 5 Stelle, che nel 2018 furono il primo partito sia a livello nazionale che a livello locale. Rispetto alle Politiche di quattro anni fa, il M5S in provincia di Reggio è passato da 88mila voti a 31mila, perdendo 56.828 elettori. Questo autentico terremoto, tuttavia, non ha sconvolto i rapporti di forza tra gli altri soggetti in campo, centrodestra e centrosinistra.
Il centrodestra nel suo complesso è cresciuto, ma in misura relativamente limitata, guadagnando 10.655 voti rispetto al 2018. L’aspetto più interessante, è la redistribuzione dei consensi all’interno della coalizione. Fratelli d’Italia ha guadagnato quasi 50mila voti, mentre la Lega ne ha persi poco meno di 27mila e Forza Italia quasi 11mila.
Meno movimentata la situazione nel centrosinistra. Il Pd ha perso circa 2mila voti, mentre la coalizione nel complesso ne ha guadagnati 5.690. Un progresso che tuttavia è frutto del fatto che questa volta l’Alleanza Verdii e Sinistra, con i suoi 13mila voti, faceva parte della coalizione, mentre nel 2018 Liberi e Uguali corse per conto proprio.
Tornando ai 57mila voti persi dal M5S, si può concludere che solo una minoranza di questi elettori ha orientato il proprio voto verso le coalizioni tradizionali, scegliendo più che altro Fratelli d’Italia. La maggior parte degli elettori ex 5 Stelle sembra essersi rifugiata nell’astensione, nel voto nullo o nella scheda bianca. Non a caso il 25 settembre i voti validi sono stati oltre 25mila in meno rispetto al 2018.
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