REGGIO EMILIA – Il Gran Premio di Formula 1 che si è corso a Imola, targato “made in Italy”, è stato la vetrina internazionale. Dietro c’è l’accordo tra la Regione e il Ministero degli Affari esteri, un investimento da 5 milioni di euro per la valorizzazione delle aziende della Motor Valley, il settore automobilistico e del motorsport.
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“Indubbiamente, porterà un grosso valore aggiunto – le parole di Francesca Paoli, ceo e titolare dell’azienda Dino Paoli – riusciremo a fare ancora di più un polo importante dell’automotive d’eccellenza”. Motorsport a Reggio Emilia fa rima proprio con Dino Paoli, l’azienda che dal 1968 progetta e costruisce avvitatori pneumatici e idraulici. Un fatturato nel 2019 di più di 7 milioni di euro, 40 dipendenti con un’età media di 40 anni, l’impresa che ha sede in via Dorso a Reggio è fornitrice di tutti i team di Formula 1 e, tra gli altri, dal 2018 del campionato Nascar. Un’avventura nata così: “Essendo mio padre appassionato di motorsport – ha aggiunto – quando introdussero i pit stop nel 1975 andò a bussare alla porta di Enzo Ferrari e gli propose i suoi avvitatori. Da lì iniziò l’avventura nel motorsport”.
I prestigiosi appuntamenti motoristici dell’Emilia Romagna diventeranno i veicoli promozionali per le 16.500 aziende della regione. Ci saranno anche occasioni di incontro tra le imprese italiane ed estere, campagne, eventi di carattere internazionale come il Motor valley Fest. La stessa Dino Paoli sarà promotrice di un evento online, il 30 giugno, dedicato anche al tema del trasferimento delle tecnologie in altri settori industriali. L’azienda reggiana ha inoltre contribuito a fondare la Rete dei Professionisti del Motorsport: “Un gruppo di aziende spinte a fare rete per andare a condividere obiettivi comuni, sviluppare progetti insieme e fare massa critica. Il messaggio importante da dare è che, invece che guardare al proprio orticello, insieme si crei una situazione vincente”.
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