REGGIO EMILIA – Decimo classificato nella sua categoria, a metà classifica (214esimo su 420 piloti da 16 nazioni con mezzi spesso più potenti ed un’anagrafe meno… pesante): il campione italiano di enduro d’epoca, Ermes Bassi da Reggio Emilia, torna dai mondiali di Camerino con un grandissimo risultato grazie anche all’affidabilità della sua moto, una Puch MC del 1973, 175 di cilindrata.

“È stata una gara molto bella – ha dichiarato – con una organizzazione perfetta ed un percorso davvero impegnativo. Si è passati dalla prima prova di 30 km il primo giorno, ad una da 180 km, con sei prove speciali, il secondo giorno. Venerdì la giornata più difficile, con un percorso di 170 km di grande difficoltà ed una prova speciale altamente selettiva. Prova della quale sono molto orgoglioso perché ho portato a casa un tempo molto buono. Sabato, infine, la parte più divertente con il campo di motocross con partenza tutti al pari al cancello, cosa molto spettacolare per il folto pubblico presente”.
Archiviata la gara mondiale con grande soddisfazione, ora Bassi si concentra sul campionato italiano, con la quarta prova il 29 settembre, dove proverà a difendere il titolo nonostante un ritiro nelle prime tre giornate che ha compromesso in parte la classifica e, soprattutto, il 22 settembre, con la quarta prova del campionato interregionale organizzato dalla Lombardia e aperto a tutte le regioni confinanti: il nostro concittadino ha portato a casa tre vittorie in altrettante gare, conducendo quindi a punteggio pieno una classifica che vede la presenza, in totale, di oltre 200 centauri per ogni gara. Si spera che il 22 settembre, alla presenza di oltre 200 centauri in gara, possa esserci la consacrazione definitiva.











