REGGIO EMILIA – Il teatro Valli trasformato, anche nei suoi angoli più nascosti, in uno spazio popolato da attori, danzatori, cantanti, musicisti e burattinai, che i visitatori potranno esplorare. Arti diverse che interagiscono tra loro nel “mostrario”, l’imponente opera di Yuval Avital che chiude il Reggio Parma Festival.
“E’ una esperienza immersiva, onirica, una mostra che spazia dal teatro musicale, all’installazione, alle sculture sonore, alla pittura, un quadro allegorico in cui il pubblico non è di fronte all’opera ma è dentro all’opera, camminando liberamente con il suo libero arbitrio per avere una nuova esperienza diversa da quelle realizzate finora”, le parole dell’artista.
Dopo le due tappe al teatro Regio e al teatro Due di Parma, nel fine settimana del 10 e 11 dicembre lo spettacolo sarà al Valli. “C’è stata non soltanto una grande attività dei tre teatri e dei tre festival che questi teatri organizzano – ha spiegato Luigi Ferrari, presidente dell’associazione Reggio-Parma Festival – ma anche da parte delle istituzioni delle città che hanno partecipato. L’iniziativa, che va a concludere la ricerca che si è svolta quest’anno, chiamata ‘Il bestiario della terra’, è una indagine sui rapporti tra l’uomo e l’animale, tra l’umanità e la natura vivente, tutto questo lavoro ha suscitato la partecipazione di tantissime realtà anche del volontariato”.
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