REGGIO EMILIA – Adesso le Notti Magiche, sono in cielo. Stamattina, a 59 anni, è morto Totò Schillaci, l’attaccante venuto dalla provincia che ha fatto innamorare l’Italia al Mondiale del 1990. Con 6 reti vinse la classifica dei cannonieri, ma soprattutto con i suoi gol trascinò un intero popolo in un sogno inebriante, prima della doccia fredda del ko in semifinale con l’Argentina. Un Mondiale indimenticabile, nonostante la sconfitta, con l’Italia che si sentiva davvero il centro dell’universo. Il Mondiale di Totò Schillaci che oggi se ne è andato, sconfitto da un tumore al colon.
Il bomber dagli occhi spiritati di Italia 90 è stato protagonista nel 2002 anche nel Reggiano, dove il 2 luglio, partecipò con il Baiso al match contro il Roteglia, perso 3-0, per il Torneo della Montagna. Un lunedì sera che i tanti tifosi presenti non dimenticheranno mai, tra elicotteri che portavano dal cielo il Tricolore e la canzone Notti Magiche che risuonava a tutto volume, come ci ha raccontato Arturo Borghi che riuscì nell’impresa di portare Schillaci al Torneo della Montagna: “Fu un giorno indimenticabile. Totò fu disponibile, umile, meraviglioso, chiese solo il rimborso del viaggio aereo da Palermo e così riuscimmo ad avere il grande campione al Montagna. Un uomo di carattere, che ha lottato, impossibile dimenticare le sue gesta. Oggi lo ringraziamo ancora una volta per la sua grande disponibilità”.
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