CADELBOSCO SOPRA (Reggio Emilia) – C’è un appello da parte della famiglia di Thomas Appia, il 43enne morto martedì scorso a Cadelbosco Sotto in un incidente la cui ricostruzione lascia alcuni dubbi.
Chi ha visto cosa è successo? Qualche automobilista di passaggio, qualche pedone che stava passeggiando magari rientrando a casa su quel rettilineo di un piccolo paese ma comunque frequentato, qualche negoziante che ha guardato verso la strada. Sui social qualcuno parla di urla, di qualcuno che litigava pochi istanti prima dell’incidente. Portiamo indietro le lancette e torniamo a martedì sera. Sono circa le 20 e uno scooter sta arrivando da Cadelbosco Sopra a Cadelbosco Sotto. Alla guida Thomas Appia, padre di 4 figli, che sta rientrando dopo il lavoro con le borse della spesa. Mancano 150 metri a casa sua. Inspiegabilmente cambia corsia e si schianta contro un palo della luce e dopo poche ore muore all’Ospedale.
Difficile pensare che in una strada tanto trafficata e, per stessa ammissione dei residenti, con auto che sfrecciano a velocità sostenuta nessuno lo abbia notato? Per i carabinieri la dinamica è chiara, non è stata disposta l’autopsia. La salma di Thomas originario del Ghana resta all’obitorio del S.Maria Nuova in attesa che qualcuno se ne prenda cura e disponga i funerali. Il Sindaco di Cadelbosco Sopra, Luigi Bellaria si era da subito attivato per aiutare la famiglia che intanto ha chiesto aiuto ad un legale, l’avvocato Domenico Intagliata. Un sopralluogo sul posto non ha fatto altro che alimentare i suoi dubbi. E’ proprio stata solo un’uscita di strada oppure c’è una verità diversa per la morte di questo padre di famiglia?
Leggi e guarda anche:
Reggio Emilia incidente stradale morto Cadelbosco Sopra indagini autopsia Thomas Appia Domenico IntagliataTragico schianto in motorino: morto un uomo di 43 anni. VIDEO