MONTECCHIO (Reggio Emilia) – E’ il sostituto procuratore Giulia Galfano ad occuparsi del caso del tragico incidente avvenuto la sera di Pasquetta a Montecchio, sulla base del rapporto redatto dalla Polizia Stradale comprensivo dell’esito degli esami su alcol e droghe effettuati sul 35enne che era alla guida della Jaguar a bordo della quale è morto il 48enne Michele Lucchese.
Nei confronti del conducente il reato ipotizzato è quello di omicidio stradale, che risulterebbe aggravato se dai test emergesse l’assunzione di alcol o stupefacenti. Una cosa è certa: la vettura, al momento sotto sequestro, procedeva ad una velocità estremamente sostenuta.
L’autista e la vittima erano amici ed erano legati dal fatto di abitare a Montecchio. La tragedia ha scosso profondamente il centro della Val d’Enza dove Lucchese si era stabilito da alcuni anni e dove era attivo nel volontariato, mentre il 35enne appartiene a una famiglia molto conosciuta nella zona.
Intanto la ex moglie di Lucchese, residente in provincia di Milano, nelle ultime ore è giunta nel Reggiano per il riconoscimento della salma e per altri adempimenti burocratici.
Il funerale, una volta ottenuto il nulla osta dalla Procura, si svolgerà in Lombardia, dove il 48enne viveva prima di stabilirsi in Emilia e dove risiedono le due figlie gemelle, appena maggiorenni: una cerimonia alla quale prenderà parte una nutrita rappresentanza della tifoseria della Reggiana, considerato che l’uomo era un membro del Gruppo Vandelli.
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