REGGIO EMILIA – Soltanto belle parole per Sandro Santini, il 52enne morto giovedì sera in un silos alla cantina sociale. A Massenzatico, dove viveva con la sua famiglia, era benvoluto e stimato.
Sconvolto il titolare della cantina sociale, Roberto Pagliani, che a Tg Reggio ha detto che in 20 anni da titolare non era mai accaduto nulla ai suoi soci. Santini, ha aggiunto Pagliani, era esperto, lavorava alla cantina dal 2011 ed era diventato anche capo cantiniere, “un bravo operaio e infaticabile”.
Ora toccherà a chi conduce le indagini stabilire perché sia accaduto il tragico incidente sul lavoro che è costato la vita a Santini. Gli inquirenti dovranno capire quali sistemi di sicurezza siano presenti nell’impianto e quali dotazioni il 52enne stesse utilizzando per la pulizia della cisterna. Le circostanze dell’infortunio mortale sono drammatiche: il cantiniere sarebbe stato risucchiato all’interno del vaso vinario da una ventola e ucciso da una pala, che solitamente è ferma.
L’uomo doveva pulire la zona più bassa dell’impianto, quella dove solitamente si sedimenta più materia nonché la parte più complessa della pulizia dell’intera cisterna. Lì le eliche solitamente agiscono perché il mosto si depuri maggiormente. Perché le pale erano in azione durante le operazioni di pulizia? E’ stato forse lo stesso cantiniere ad attivarle prima di entrare? Santini si sarebbe recato verso la cisterna intorno alle 17 e non vedendolo tornare qualcuno dei colleghi si è chiesto dove fosse.
A fare la tragica scoperta è stato il nipote dell’uomo, ragazzo di 23 anni anche lui dipendente della cantina: intorno alle 18.40 ha fatto partire l’allarme, ma i soccorsi sono stati inutili. Sul posto sono accorsi gli agenti della questura, i carabinieri, i sanitari inviati dal 118, i vigili del fuoco e la medicina del lavoro i cui tecnici ora dovranno ricostruire l’esatta dinamica dell’infortunio mortale. I tecnici del servizio prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro dell’Ausl hanno lavorato tutta la mattina per nuovi rilievi, hanno raccolto le testimonianze dei presenti e dello stesso titolare della cantina sociale di Massenzatico. Gli accertamenti proseguiranno, disposti dal sostituto procuratore Iacopo Berardi che coordina le indagini.
Francesca Galafassi
Giulia Gualtieri
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