REGGIO EMILIA – Ci fu un momento in cui sorsero le specializzazioni nell’ambito della psicologia clinica. Fino allora gli psicologi lavoravano nei servizi per le persone più deboli e marginali.
Per dare una idea allora si decise di inserire psicologi in ospedale in neonatologia e in pediatria, con i pazienti oncologici, con le demenze, con le infertilità, eccetera. Io ero il direttore della psicologia clinica e indirizzai ognuno dei miei collaboratori in un settore. Erano i primi anni Ottanta. Da lì il dottor Pascarella, per tutti Carmine, iniziò istituzionalmente a occuparsi di affidi e di adozioni.
Da allora è diventato un riferimento sicuro per le famiglie, per gli operatori, ma soprattutto per i bambini: lui sapeva trovare per loro la via per ricostruire un mondo di relazioni umane finalmente nutriente. Erano bimbi che venivano da storie di deprivazione abbandono maltrattamento. Lui sosteneva le famiglie affidatarie e adottive a ristrutturare i propri modi di vivere per accogliere quei bambini, sia che venissero da situazioni disgregate nostrane sia che venissero dall’estero. Progressivamente Carmine era diventato l’esperto di riferimento per le adozioni e gli affidi. Riconosciuto localmente e nazionalmente.
Carmine era buono, ironico, generoso, a suo modo solare. Appassionato, di quelli che amano la professione e le persone che incontrano. Ci ha lasciato in questa epoca tormentata. Non riesco a trattenere le lacrime. La nostra collettività si è impoverita perdendolo. Che il bonario sorriso che gli illuminava la larga faccia risplenda nella memoria di tutti noi.
Umberto Nizzoli
specialista in Psicologia Clinica, Psicoterapia,
Sessuologia, Psicosintesi
già direttore Salute Mentale e Dipendenze patologiche
ASL Reggio Emilia
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