REGGIO EMILIA – Lutto nel mondo dello sport reggiano. E’ morto dopo una breve malattia Giulio Gioveni, socio fondatore nel 1952 dell’Unione Sportiva Arbor. Avrebbe compiuto 83 anni a dicembre. Una colonna della società sportiva cittadina. Già giocatore di basket e presidente della sezione pallacanestro, come direttore sportivo guidò la squadra femminile di pallavolo allo scudetto nella stagione 1978/1979. Fu anche presidente del Centro Sportivo Italiano di Reggio Emilia dal 2000 al 2004.
“Ha creduto come tutti noi nell’Arbor al servizio dei giovani – ricorda la società – ed è per questo che sarà sempre ricordato come arborino”.

Da sinistra Giulio Gioveni con Ermes Simonazzi e l’ex sindaco di Reggio Antonella Spaggiari
I funerali mercoledì con partenza dalla camera ardente allestita nella sede delle Onoranze Reverberi. Alle 10 le esequie nella chiesa di Sesso. La funzione sarà presieduta da don Pietro Adani, già consulente spirituale del Csi. Gioveni lascia la moglie Manuela, il figlio Carlo e gli adorati nipoti.

Ermes Simonazzi e Raffaello Mazzacani (il primo e il terzo da sinistra) con gli scomparsi Rodolfo Rudy Ligabue e Giulio Gioveni (foto archivio Arbor)
“Una persona di poche parole e molti fatti – è il ricordo dell’ex presidente CSI, Giuseppe Vaccari –. Trovare qualcuno che per così tanto tempo si dedichi gratuitamente al Centro Sportivo, non ha prezzo. In un mondo così ‘mordi e fuggi’, che vuole tutto e subito, chi come Giulio rimane e impegna sé stesso al servizio degli altri è una perla rara. Gli anni e la dedizione che ha riservato al nostro comitato, dicono tutto sull’uomo che era. Umiltà, personalità e spirito di servizio sono doti che difficilmente si trovano in una sola persona. Io oggi perdo un amico, e il CSI perde un collaboratore con la ‘C’ maiuscola”.











