REGGIO EMILIA – E’ morto, all’età di 96 anni, Giacomo Notari, il partigiano Willy. Ex sindaco di Ligonchio, è stata una delle figure più importanti della Resistenza reggiana.
Giacomo Notari apparteneva a quella generazione di ragazzi a cui la giovinezza è stata rubata: non aveva ancora 17 anni quando, con il nome di Willy, si unì alla Resistenza sulle sue montagne, seguendo l’esempio del fratello e dello zio che poi caddero nei combattimenti.
Venne ammesso alla 145ª Brigata Garibaldi e, tra le tante azioni cui prese parte, ci fu anche la difesa della centrale idroelettrica di Ligonchio per salvaguardare il funzionamento di ospedali, fabbriche e treni. Il suo impegno a difesa dei valori della libertà e della democrazia non si fermò con la fine della guerra. Legatissimo a Marmoreto e alla comunità della piccola frazione di Busana, entrò nel Pci, divenne assessore provinciale e poi sindaco di Ligonchio. Fu, infine, presidente provinciale dell’Anpi per 14 anni, fino al 2016, proprio per portare avanti l’eredità della Resistenza come ha raccontato esattamente dieci anni fa negli studi di Decoder: “Lasciamo una eredità. I partigiani che non ci sono lasciano una eredità ai giovani che è la Costituzione, la democrazia e la libertà”.
Tanti i messaggi di cordoglio arrivati in redazione: “Abbiamo sempre potuto contare sui tuoi consigli, ne faremo tesoro”, scrive l’Anpi. Notari lascia la moglie Elsa e le figlie Marina e Simonetta. I funerali si terranno venerdì mattina, con partenza alle 9.15 dalla casa funeraria Mammi di Castelnovo Monti alla volta del cimitero di Coviolo, dove alle 10.30 si formerà il corteo funebre.
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