REGGIO EMILIA – E’ morto stamane dopo una lunga malattia Ercole Spallanzani. Giornalista , aveva collaborato con Telereggio e con molte altre testate locali. Per molti anni organizzò il rally della stampa.
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Avevo 5 anni quando mio papà, mi portò in stazione. Entrammo in uno stanzino pieno di lucine su un grande schermo e su un tavolo c’era un microfono. Da li la voce di Ercole Spallanzani si irradiava per annunciare l’arrivo e la partenza dei treni. Quello era il suo lavoro ma già negli anni Settanta, la sua passione era il giornalismo. Firma della vecchia Gazzetta di Reggio prima e della nuova poi, frequentò diverse redazioni cittadine. Era un tifosissimo della Reggiana e della Pallacanestro Reggiana, club quest’ultimo in cui lavora la sua apprezzatissima figlia Gaia.
Ercole era un maestro della notizia perché spesso arrivava prima degli altri. Talmente prima che era capace di svegliare i suoi collaboratori alle 7 del mattino e dire, quasi sempre in dialetto, “Fam al pés”. Quando scrisse (per primo) che la Reggiana sarebbe passata da Dal Cin a Cimurri era entusiasta. Quando seppe che al fianco di Chiarino c’era anche Ernesto Foglia si rabbuiò: “An so mia cma l’andrà a finir”.
Mi invitò spesso al rally della stampa, manifestazione che organizzava ogni anno. Giornalisti locali insieme a volti della televisione nazionale per guidare sì le vetture in prove più o meno speciali, ma soprattutto per parlare di giornalismo, sovente sportivo. Invitava i colleghi più giovani a lavorare presto e bene. Bastava imitarlo per riuscirci. Arrivederci in cielo, Ercole, e grazie per come hai cantato Reggio e la sua gente.
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