REGGIO EMILIA – E’ morto questa notte, all’età di 16 anni, Duca, il pastore tedesco grigione che per un decennio ha servito al massimo delle possibilità la polizia locale Matildica Val Tassobbio e quella di Reggio Emilia. Era “in pensione” da quattro anni dopo che, durante la ricerca di un cucciolo di collie scappato per i fuochi artificiali la notte di Capodanno, si è imbattuto in un grosso cinghiale che lo ha colpito ripetutamente causandogli, tra le altre cose, un grosso ematoma al collo che, purtroppo, nel tempo lo ha portato alla paralisi.
Il curriculum di Duca – che era un tutt’uno con l’ispettore superiore Corrado Bernardi, il suo partner nell’unità cinofila tra le cui braccia si è spento questa notte – è chilometrico e pieno di imprese che non si deve esitare a definire eroiche. Sono state centinaia le operazioni anti droga cui ha preso parte con ritrovamenti anche cospicui; a questo si deve aggiungere la mole di lavoro svolta in attività di ricerca e soccorso di persone disperse con cinque ritrovamenti in totale. Parliamo di interventi non solo sul nostro Appennino, ma anche tra le macerie dei terremoti a L’Aquila, nel Modenese nel 2012, a Borghetto di Vara (Sp) e ad Amatrice nel 2016. Nel 2014 ha ritrovato dopo circa un’ora due ragazzine allora 13enni che si erano perse nei boschi vicino a Giandeto di Casina.

Coraggio, dedizione e disciplina gli sono valsi diversi premi e attestati. Ha partecipato da protagonista al programma Rai “La vita in diretta” per i suoi ritrovamenti e ha avuto una puntata interamente dedicata a lui su Ray Play nel programma “Cani eroi”. Decine gli interventi anche nelle scuole per sensibilizzare i ragazzi al rapporto con gli animali, il tutto inserito in un progetto che si chiama “qua la zampa”. Duca è diventato, tra le altre cose, il primo cane di Protezione civile brevettato in regione sia per quanto concerne la ricerca tra le macerie che per quella in superficie. Al momento della sua sepoltura, l’associazione Lupi dell’Appennino gli ha intitolato il centro di addestramento di Casina.
Andando in pensione, ha passato il testimone a Victor, che ne sta seguendo le tracce da 4 anni per quanto concerne la lotta allo spaccio di droga. Le sue imprese resteranno comunque scolpite in modo indelebile nella storia di Reggio Emilia e della nostra regione. Ad maiora, caro Duca.

Duca nel 2011













