REGGIO EMILIA – Poco dopo la mezzanotte è morto Gianfranco Lombardi, da tutti chiamato Dado. Fu allenatore della Pallacanestro Reggiana negli anni ottanta e novanta. E’ stato l’allenatore più vincente del club biancorosso dopo Max Menetti.
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Cinquemila persone in Via Guasco perché le norme di sicurezza erano meno restrittive e il Covid neppure lo immaginavamo. Sul parquet 5 giocatori, sempre quelli, con una maglia con su scritto Cantine Riunite: Montecchi, Grattoni, Rustichelli, Morse e Bouie. Brumatti sesto uomo e poi tanti giovani in panchina. E su quella panchina, un allenatore che era un mago delle difese, un istrionico, super scaramantico, sanguigno fino al midollo, un uomo che in cinque minuti poteva perdere la pazienza 10 volte e poi dirti che eri stato bravo, un talismano, un papà, un amico, insomma un mito. Era Dado Lombardi.
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Enrico Prandi lo aveva scelto per guidare la Pallacanestro Reggiana nel suo primo campionato di serie A1. Erano gli anni Ottanta e a Reggio scoppiò la passione per il basket. Dado portò le Riunite ai playoff ai più riprese: contro Roma e contro Rimini, e quando se ne andò lasciò a Reggio 5000 amici. Li venne a ritrovare nel 1997 per restare altri tre anni sulla panchina biancorossa. E fece un altro miracolo. Portò la squadra alla semifinale scudetto affidandosi alla maestria di Mike Mitchell e alla classe di un giovanissimo Gianluca Basile che poi diventò un fuoriclasse della pallacanestro italiana.
Soltanto Max Menetti con le due finali scudetto lo ha superato nella classifica degli allenatori più vincenti del basket reggiano. Lombardi Dado era nato a Livorno. Viveva vicino a Varese dove poco prima dell’alba si è spento. A Reggio lo abbiamo conosciuto da allenatore ma gli appassionati di basket sanno che è stato un campione anche da giocatore: più di 100 presenze in nazionale con la perla della partecipazione alle Olimpiadi di Roma dove fu inserito nel quintetto ideale della manifestazione e miglior marcatore per due stagioni a metà degli anni sessanta.
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Come un fulmine a ciel sereno abbiamo ricevuto la tragica notizia della scomparsa di Gianfranco Lombardi, per tutti noi semplicemente Dado.
È difficile, in poche righe, riassumere la storia di un personaggio che legherà per sempre il suo nome a quello della Pallacanestro Reggiana e della nostra città.
Ricordi indimenticabili di due epoche diverse, ma piene di grandi successi: la prima, storica, promozione in Serie A1 nel 1984, con i bivacchi notturni in via Guasco per accaparrarsi un posto al PalaBigi; ma anche la fantastica cavalcata del 1998 quando la piccola CFM eliminò Milano e Treviso prima di fermarsi in semifinale scudetto contro la Fortitudo Bologna.
Ci piace ricordarlo a fianco della sua amata Maria Pia, che oggi ha raggiunto in cielo ed il nostro abbraccio e le più sentite condoglianze vanno invece alla figlia Lisa.
Ciao Dado, la Pallacanestro Reggiana e la tua Reggio Emilia non ti dimenticheranno mai.












