ROLO (Reggio Emilia) – La famiglia di Alex Bonucchi non si arrende e ha nominato il noto criminologo Michel Emi Maritato, come consulente per “fare piena luce sulla vicenda”.
Il 25enne di Nonantola, dipendente della Sacmi di Salvaterra e molto conosciuto nel Reggiano per aver giocato due stagioni nella squadra di calcio del Rolo e aver poi allenato le giovanili della squadra biancazzurra, si trovava per lavoro a Boumerdès, in Algeria, come tecnico della Sacmi Forni che produce macchine e impianti per l’industria ceramica. Secondo la versione ufficiale, che ha portato a non individuare possibili responsabili della sua morte, quel maledetto 4 gennaio del 2021 morì folgorato toccando un filo scoperto dopo essere uscito dalla piscina dell’hotel.
I famigliari, però, protestano da tempo contro l’archiviazione dell’indagine e ora passano al contrattacco. Maritato chiede al Governo italiano di “fare chiarezza”, evidenziando alcune incongruenze nella versione ufficiale che ha portato all’assoluzione di tutti gli indagati, a cominciare dalla mancata restituzione degli organi di Bonucchi dopo l’autopsia.
Il criminologo arriva anche a ipotizzare che la morte per folgorazione possa essere stata “una messa in scena successiva” a una morte violenta: il corpo di Alex ha riportato la frattura frontale del cranio, per via di una caduta a faccia avanti secondo la polizia algerina, ma la frattura laterale del setto nasale e un ematoma al bulbo oculare “lasciano pensare”, afferma il consulente della famiglia, “a una colluttazione più che a una caduta”. C’è poi il filo scoperto su cui Alex avrebbe appoggiato inavvertitamente il piede che, però, si trova lontano dall’acqua.
Reggio Emilia Rolo Alex Bonucchi morte alex bonucchi