REGGIO EMILIA – Il nome di Kobe Bryant continua a tenere banco negli States a distanza di due anni e mezzo dalla tragica scomparsa del campione Nba cresciuto a Reggio Emilia e della figlia Gianna, morti insieme ad altre sette persone a causa dello schianto dell’elicottero su cui viaggiavano.
Il decesso di Bryant colpì profondamente anche la nostra città, a cui la star era fortemente legata tanto da farvi spesso ritorno, il più delle volte di nascosto per non causare troppo clamore. Vanessa, la moglie del compianto campione, ha ripercorso in tribunale a Los Angeles il suo dolore quando scoprì che funzionari della contea della città degli Angeli avevano condiviso in privato foto dei resti delle vittime dell’incidente. Le foto di quei corpi straziati, mostrate in ambiti non professionali, hanno spinto Vanessa Bryant a citare in giudizio la contea di Los Angeles per 31 milioni di dollari di danni. A realizzare e diffondere le terribili foto sarebbero stati agenti e vigili del fuoco intervenuti sul luogo della catastrofe.
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