REGGIO EMILIA – E’ morta a 95 anni d’età Marta Lusuardi, una delle donne che più di tutte ha saputo affiancare Loris Malaguzzi nella costruzione dei nidi e delle scuole dell’infanzia di Reggio. E’ stata l’anima organizzativa delle scuole cittadine dagli anni Sessanta e dal 1970 al 1978 fu responsabile organizzativa della Direzione dei Nidi e delle Scuole d’Infanzia. “Una figura che incarna bene tutte quelle persone che sono state determinanti per quel “nuovo” che stava nascendo e che si costruiva giorno dopo giorno”, si legge in una nota congiunta firmata dall’assessora all’educazione Raffaella Curioni, dalla presidente della Fondazione Reggio Children Carla Finaldi, dalla presidente e dal direttore dell’Istituzione Gigliola Venturini e Nando Rinaldi, oltre che da Cristian Fabbi, presidente di Reggio Children srl.

Marta Lusuardi (a destra), con Germaine Duparc (Direttrice de La Maison des Petits – Institut des Sciences de l’Education) e con Loris Malaguzzi, a Ginevra nell’anno 1965.
“A lei ci si rivolgeva nei mitici uffici di via dell’Abbadessa, quando c’era bisogno, e lei sapeva affrontare questioni professionali e personali con le sue doti indiscusse di mediatrice, e con una sensibilità e correttezza non comuni, assieme a quel coraggio che conservava da quando era stata una staffetta partigiana. Al coraggio univa quella determinazione delle donne dell’UDI reggiane di cui era parte e che l’aveva vista protagonista nel rivendicare tra gli obiettivi dell’emancipazione femminile, il diritto dei bambini e delle bambine ad una educazione di qualità ed un sistema pubblico che garantisse stabilità e risorse a tutta la rete delle scuole dell’infanzia e dei nidi comunali. Con il Sindaco Bonazzi partì questo lungo viaggio e forse Marta fu anche l’anello di congiunzione e di mediazione tra l’amministrazione, Malaguzzi, e le donne reggiane”.
Solo pochissimo tempo fa aveva incontrato una giornalista, assieme alla figlia Clara, e fieramente aveva raccontato: “Perché tutti voi vedete le scuole oggi funzionanti, ma quando ho proposto di fare una scuola materna dove adesso c’è il Diana e dove c’era il cinema estivo: “Oh Martina sei pazza!” mi han detto. Ma io non lo ero. Non ero pazza. “Ma c’è un cinema! Ok c’è un cinema lì, ma potrebbe diventare anche una scuola. Poi, piano piano, cominciarono a lavorare. C’era tutto da fare e nulla davanti a noi'”.
I funerali avranno luogo domani, alle 16, partendo dalle camere ardenti dell’ Arcispedale Santa Maria Nuova per il cimitero della Pieve di Albinea ove avverrà la tumulazione.












