VILLA MINOZZO (Reggio Emilia) – Nella mattina di oggi – in occasione del 78° anniversario dell’uccisione di Domenico Bondi, il carabiniere partigiano fucilato dai nazifascisti il 25 gennaio 1945 dopo essere stato torturato a Ciano d’Enza – Morsiano ha ricordato il proprio eroe con una commemorazione pubblica di fronte alla lapide a lui dedicata e con una celebrazione in una chiesa gremita.
Don Giuseppe Grigolon, primo cappellano militare della legione carabinieri Emilia-Romagna, e don Luigi Gibellini hanno concelebrato la santa messa riflettendo su come figure quale quella di Bondi invitino a “sapere fermarci e capire la via. A cambiare, anche, la nostra vita e ad accogliere ed aiutare. Il sangue da lui versato ci dice che abbiamo una nazione libera e democratica”. Presenti anche i familiari del carabiniere partigiano per rievocare – come spiega la nipote Daniela Bondi – “il valore del sacrificio e del non avere paura nel difendere i principi della pace”.