REGGIO EMILIA – Arrivò nella nostra città nell’anno in cui si concluse il Concilio Vaticano Secondo e lasciò la città 24 anni dopo, pochi mesi prima che crollasse il muro di Berlino.
Monsignor Gilberto Baroni è stato protagonista di una stagione in cui, al di là delle contrapposizioni ideologiche, il nostro territorio viveva una fioritura di pensiero e di partecipazione. In quegli anni il vescovo Gilberto aprì le missioni diocesane in Madagascar, India, Brasile e nella parrocchia della Magliana a Roma; indisse un sinodo sulla evangelizzazione, nominò per la prima volta una donna, l’avvocata Paola Mescoli, alla guida dell’Azione Cattolica e accolse Giovanni Paolo II nel giugno del 1988.
Fu un vescovo dedito alla Chiesa, pieno di umanità e attento a tutti, credenti e non credenti. Preoccupatissimo della piaga della droga, chiese a don Giuseppe Dossetti di dare vita al Ceis, si mise alla testa di 4mila persone che marciarono nel centro di Reggio per chiedere una lotta più dura contro la diffusione degli stupefacenti e, già nel 1982, lanciò l’allarme per i comportamenti mafiosi di uomini che minacciavano la nostra terra.
A 25 anni dalla sua morte, Buongiorno Reggio lo ha ricordato stamane e questa sera alle 22.30 su Telereggio andrà in onda una puntata speciale di “50 Telereggio”. Ospiteremo monsignor Luciano Monari e don Giuseppe Dossetti e rivedremo alcuni interventi di monsignor Baroni conservati nel nostro archivio per non dimenticare un uomo che ha dato tanto a tutta la nostra terra.
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