MONTECCHIO (Reggio Emilia) – Si è concluso a Montecchio il fine settimana del Festival di Astronomia. Tra gli ospiti anche il direttore del dipartimento di astronomia dell’università di Bologna Andrea Cimatti.
Quelle sulla materia oscura, ovvero la materia che non emette radiazioni elettromagnetiche rilevabili, e sull’energia oscura sono le domande più profonde aperte ancora adesso nella fisica fondamentale, nell’astrofisica e cosmologia. “Servono esperimenti per capire ad esempio da che cosa è composta la materia non luminosa” ha detto a Montecchio Emilia l’astrofisico Andrea Cimatti. “In modo simile per l’energia oscura, potremmo capire se sono giuste le teorie sulle quali si basa la fisica che conosciamo e la sua correttezza applicata sulle scale dell’universo oppure ste stiamo sbagliando tutto ed è la fisica che va modificata, in entrambi gli scenari sarà una rivoluzione copernicana. E secondo noi, nell’arco di dieci anni si dovrebbero avere risposte non so se definitive ma sicuramente molto avanzate”.
Il direttore del dipartimento di fisica e astronomia dell’università di Bologna ha partecipato alla seconda edizione del Festival di Astronomia “Siamo figli delle stelle”.
“E’ meraviglioso venire qui, la domenica pomeriggio in luglio, vedere tanta gente, giovani e meno giovani: questo è un messaggio fondamentale, c’è un enorme interesse ed è anche responsabilità nostra, dei professionisti, essere presenti in questi eventi per portare informazione e conoscenza e condividerla con chi è interessato. Le domande che ci stiamo ponendo solo in apparenza sono astratte e senza legami con la nostra quotidianità” ha detto ancora il professor Cimatti. “Consentono in realtà di dare il via a progetti scientifici con enormi ricadute di tipo industriale, tecnologico, sociale, di sviluppo di carriera dei giovani”.
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