MONTECCHIO (Reggio Emilia) – Dopo la visita di ottobre a Brescello, questa mattina il tour organizzato per conoscere la storia dei beni sequestrati alla ‘ndrangheta e in via di confisca ha fatto tappa a Montecchio.
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Il forno è spento, i tavoli sono spostati su un lato, sul palco non si balla da un po’. Sembra che tutti siano usciti di corsa per il terremoto senza più fare ritorno. E in effetti quelle centinaia di beni sequestrati e l’indagine Aemilia scossero come un sisma una provincia addormentata. Sono passati quasi sette anni e l’ex Millefiori non è ancora stato definitivamente confiscato. L’iter è lunghissimo, con buona pace dei beni stessi, che una volta assegnati sono spesso in condizioni di fatiscenza. Questi 7mila metri quadrati in Strada per Calerno a Montecchio erano il simbolo dell’ascesa dei fratelli Palmo e Giuseppe Vertinelli. Dopo il sequestro del gennaio 2015, per qualche tempo ci fu il tentativo, da parte di una nuova gestione che affittò lo stabile dall’amministratore giudiziario, di ridare linfa all’attività, a cominciare dal cambio del nome, ma anche il Villa Montecchio ha chiuso: troppo ampia la superficie da gestire, e la nomea del posto non ha aiutato. Per una mattinata, 200 ragazzi degli istituti per geometri di Reggio e Parma hanno preso possesso delle due ali in disuso e, armati degli strumenti che servono alle misurazioni delle piante degli edifici, si sono messi all’opera. Per Reggio sono coinvolte le terze, quarte e quinte del Secchi.
L’iniziativa, che ha il patrocinio della Regione, dell’Ance e della Fondazione Manodori, è dell’associazione Cortocircuito. Un tour attraverso i principali beni confiscati alle mafie. “Viene raccontata la storia di questi beni confiscati e gli affari che ci sono dietro”, spiega Elia Minari.
Nel luglio 2020 il Comune aveva già richiesto la disponibilità dell’area. “A Montecchio abbiamo ben 50 associazioni di volontariato, vorremmo che questa diventasse la casa del volontariato”, le parole del vicesindaco Roberta Dieci. “Stiamo attendendo risposta (per la definitiva confisca), siamo fiduciosi di ottenerla in tempi brevi anche alla luce della bella manifestazione di questa mattina”, chiosa l’assessore al bilancio Stefano Ferri.
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