MONTECCHIO (Reggio Emilia) – E’ stata inaugurata nei giorni scorsi a Montecchio la nuova sede del centro islamico a cui fanno riferimento i fedeli della Val d’Enza: è il più grande della provincia. Non sono mancate le polemiche, sollevate dalle forze di centrodestra.
Tra la struttura e l’area di pertinenza, dove una volta c’era una latteria, stiamo parlando di uno spazio di circa 7mila metri quadrati. Un’immobile e un’area che sono costati oltre 260mila euro: fondi interamente raccolti tra i fedeli, come spiega il responsabile del centro, un cittadino di origini senegalesi stabilitosi in Val d’Enza ben 31 anni fa. “Le donne hanno donato i loro gioielli in oro, tanti da tre anni stanno mettendo a disposizione le proprie tredicesime” spiega Momar Talla Diouf, responsabile del centro islamico Al Houda (La guida).
Si tratta di un complesso destinato a molteplicità attività: “Abbiamo la sala di preghiera, ma anche la scuola di arabo, poi stiamo ristrutturando un’altra parte dove i giovani troveranno una biblioteca e uno spazio per i giochi”. Diouf garantisce come la comunità islamica sia ben integrata nella zona: “La città di Montecchio vive in pace con noi”. Sulla nuova sede del centro islamico non sono mancate, tuttavia, accese diatribe, sollevate dai partiti di opposizione alla giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Fausto Torelli. Polemiche per le autorizzazioni che sarebberro arrivate – secondo le accuse – con troppa solerzia, ma anche per le attività svolte all’interno sulle quali dalla minoranza sono giunte perplessità e inviti a vigilare: “Il sindaco ha fatto quello che doveva fare per rispettare la Costituzione”.
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