REGGIO EMILIA – “C’è una lieve ripresa, anche se permane uno stato di grande fragilità sia per l’infiammazione bronco-polmonare che per la circolazione sanguigna”. Così monsignor Tiziano Ghirelli, canonico di San Pietro in Vaticano, sulle condizioni di salute di Papa Francesco che in queste ultime settimane sta tenendo col fiato sospeso gli oltre 2 miliardi di fedeli nel mondo. Il monsignore era presente stamane, insieme ad altri, nella sede degli industriali reggiani per la presentazione delle attività del 2025 di Reggio Ricama.
Fondata nel 1990, l’associazione quest’anno spegnerà 35 candeline e, per questo, ha pensato a una serie di eventi che culmineranno, nel prossimo novembre, nella consegna della terza tovaglia ricamata, quella “della promessa”, che segue quella “del pescatore” e quella “del perdono”. Costituita da tre sezioni, andrà stesa sopra all’altare sottostante il gigantesco ciborio del Bernini nella basilica di San Pietro in Vaticano e dovrà coprire una superficie di oltre 10 metri quadrati. Per portare a termine questo immane progetto, vi lavoreranno notte e giorno una cinquantina di persone.
“Stiamo già lavorando alla progettazione e al disegno dell’opera, che rappresenterà la fotografia della Chiesa nel nuovo millennio con 3010 stelle che rappresenteranno le diocesi nel mondo”, sottolinea Sandra Cosmi, presidente di Reggio Ricama.
Tra tutti i progetti elencati, ce n’è un altro degno di menzione: il progetto “Ricamare”, che vuole portare l’arte del ricamo, così come della maglia e dell’uncinetto, all’interno di nuove strutture socio-assistenziali reggiane. Da anni, infatti, l’associazione offre corsi gratuiti a donne di nazionalità non italiana presenti in provincia e l’attività sarà implementata. A questo riguardo, al termine della conferenza stampa è stato firmato un accordo di collaborazione con tre realtà del territorio: l’Asp Reggio Emilia Città delle Persone – Omozzoli – Parisetti, Villa Ilva a Cavriago e l’Aima, Associazione Italiana Malattia di Alzheimer.