REGGIO EMILIA – L’arte naif è in lutto e la perdita è di quelle importanti, perché a Reggio Emilia è scomparso Luigi Braghiroli, 76 anni, considerato non solo in Italia uno dei maggiori collezionisti del naifismo, con circa 5mila opere acquisite che spaziano dagli artisti italiani ai pittori stranieri. Dipendente delle Poste in pensione, Braghiroli ha sempre vissuto in città in una vera e propria casa-museo, in stanze fra il magico e il fiabesco, piene zeppe di quadri.
Una passione coltivata, insieme alla moglie Liliana Bartoli, a partire dagli anni settanta, cioè in pieno boom naif nella Bassa, giungendo sino ai giorni nostri. Ricerche per oltre mezzo secolo che hanno significato una collezione senza eguali, il disinteressato amore per la creatività che più sentiva vicino a sé, i rapporti consolidati con gli artisti, gli sforzi di tutta un’esistenza per promuovere il più possibile una spontaneità d’esecuzione che sapeva riconoscere a tutte le latitudini.
Un lascito non da poco quello di Luigi Braghiroli agli amati naif, ma la sua ‘voce’ continuerà a farsi sentire attraverso le pubblicazioni edite nel tempo e soprattutto tramite il sito internet fortemente voluto e che ben rispecchia il suo caparbio sforzo per valorizzare un’espressività che si nutre di tradizioni, ricordi rurali, sogni colorati ed inesauribile fantasia poetica. E’ sempre stato un suo cruccio il non aver potuto far conoscere la sua collezione a Reggio Emilia con una mostra ad hoc, trovando invece riconoscimenti ed interesse in tante altre parti d’Italia.
Arte Naif Collezionista reggiano Luigi Braghiroli Morto a 76 anni