REGGIO EMILIA – L’anno scolastico è appena terminato, almeno per quanto riguarda le lezioni, ma i sindacati pongono sul tavolo del Governo una serie di questioni che rischiano di compromettere l’avvio, da settembre, del prossimo. Secondo Cgil, Cisl, Uil e Snals le risorse destinate dal Decreto Sostegni Bis al mondo della Scuola non sono sufficienti.
 L’incognita principale riguarda gli organici: “Non viene tenuto contro dell’organico covid, stiamo parlando nello specifico di circa 750 posti tra insegnanti e personale Ata in provincia di Reggio, senza queste risorse dal primo settembre saranno problemi”, dice Silvano Saccani segretario della Cgil Scuola.
I sindacati chiedono la stabilizzazione del personale precario: “In provincia di Reggio il personale della scuola con contratto precario si attesta intorno alle4.000 unità”, spiega Monica Leonardi della Cisl.
 C’è poi il problema delle ritenute troppo numerose, come sottolinea Saccani: “Nella nostra provincia in ogni classe c’è una media di poco più di 21 studenti, se si vuole ridurre il numero e dare vita a più classi è chiaro che servono più docenti”.
Concetti ribaditi anche da Luigi Fiorentino della Uil Scuola e da Marco Valli dello Snals. La protesta si svolgerà in tutte le città italiane: a Reggio il presidio è previsto in Piazza del Monte tra le 17 e le 19 di dopodomani.
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