REGGIO EMILIA – Una competizione massacrante, e di altissimo livello, è andata in scena nei giorni scorsi nella città greca di Sparta: i mondiali di Spartan Race, disciplina che fa parte degli sport “ibridi”, che uniscono corsa e prove fisiche di forza.
Nella categoria 40 – 44 anni ha partecipato a questo grande evento, che ha radunato migliaia di spettatori, l’atleta reggiano Federico Canuti, autore di un’ottima prestazione: in un gruppo che contava 104 partecipanti tra i migliori atleti a livello mondiale, si è classificato quarantesimo, dopo aver affrontato in tre giorni di prove più di 55 chilometri di corsa e quasi 100 ostacoli, per oltre 6 ore di gara complessive a un ritmo massacrante.
Racconta Canuti, appena rientrato a Reggio: “La peculiarità di questa gara è proprio che si sviluppa su tre giorni, con distanze diverse. Il primo giorno la cosiddetta “sprint”, solitamente tra 5 e 7 chilometri, secondo giorno distanza “super”, tra 12 e 14 chilometri, e il terzo giorno la “beast” tra 23 e 25 chilometri. Una gara molto impegnativa perché i temi di recupero sono ridotti, e perché svolta su un territorio molto scosceso e variegato, tra colline, uliveti e parti di montagna. Sono stato orgoglioso di rappresentare l’Italia e Reggio in questa gara, e sono molto soddisfatto della posizione raggiunta, da esordiente quindi il primo momento in cui ho potuto confrontarmi con atleti internazionali di alto livello. Una gara che ricorderò anche per il tifo degli spettatori locali e per l’atmosfera unica che si è respirata in questi tre giorni di gare”.
Leggi anche
La sfida del reggiano Federico Canuti, pronto per i mondiali di Spartan race