MODENA – La Polizia di Modena, coordinata dalla Procura, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip nei confronti di 10 soggetti, (9 agli arresti domiciliari ed uno in carcere), ritenuti partecipi di un’associazione a delinquere con base operativa a Modena finalizzata alla bancarotta fraudolenta, riciclaggio, auto-riciclaggio, falso in atti pubblici ed attestazioni, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. Dalle indagini della squadra mobile, coordinata dalla Procura, è emerso che l’associazione criminale operava avvalendosi di due avvocati e di un notaio modenesi, di un ingegnere di Bologna e di due commercialisti (uno di Modena e l’altro di Milano), nonché di alcuni prestanomi (tra cui una persona di Luzzara) che col pretesto di salvare le imprese, presentavano proposte di concordato strumentali, al solo fine di posticipare la doverosa dichiarazione di fallimento delle società coinvolte. Ne conseguiva che, quando interveniva il fallimento delle società gestite dagli indagati, l’attivo fallimentare risultava azzerato e le società si presentavano come “scatole vuote”. Al contempo, sempre grazie alla complessa rete societaria gestita dal gruppo criminale, le risorse così sottratte ai creditori venivano reimpiegate in attività finanziarie gestite dall’ex avvocato e dai suoi complici all’estero, ed in particolare in Bulgaria.
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14 luglio 2021Con il pretesto di salvare imprese in difficoltà le “svuotavano”: nei guai due commercialisti, due avvocati, un notaio e anche un ingegnere di Bologna e un prestanome di Luzzara










