MODENA – Dalle prime ore del mattino, a Modena, Reggio Emilia e Rovigo, i carabinieri del comando provinciale di Modena hanno condotto un’operazione per l’esecuzione di provvedimenti cautelari personali – 4 custodie cautelari in carcere, 1 arresti domiciliari – disposti dal Gip del tribunale di Modena nei confronti di persone nomadi di etnia rom e originarie del Marocco ritenute responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alle ricettazioni e ai furti aggravati a danno di bancomat, esercizi commerciali, attività industriali ed artigianali nonché veicoli. L’indagine, diretta dalla procura e condotta dai Carabinieri, è stata denominata “Nàrvali”. La banda era specializzata anche in furto con spaccata.
Arrivavano anche a 5 o 6 colpi in una serata, la tecnica era la spaccata utilizzando un’auto ariete di solito una bmw scura alla quale veniva cambiata la targa. Ma anche atri veicoli spesso rubati. Gli obiettivi negozi, aziende, bancomat, rubavano di tutto dagli attrezzi edili a elettrodomestici, dai computer all’abbigliamento persino preziosi abiti da sposa. Una vera macchina da guerra dei furti ”narvali, ovvero pazzi nella lingua rom bosniaca che utilizzavano tra loro, cosi si autodefinivano inebriati da alcol droghe e dal ritmo impressionante delle loro azioni.
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