CASTELNOVO SOTTO (Reggio Emilia) – Luisa a 17 anni faceva la staffetta partigiana, nascondendo i dispacci sotto la sella della sua bicicletta. Matteo, davanti al fascista che aveva ucciso i suoi amici, si trovò a scegliere tra vendetta e giustizia. Nelle pagine di “Nati per la libertà” vivono Kurt, un soldato tedesco diverso dagli altri, e la famiglia che lo aiuterà a nascondersi; si agita inquieto Scarpasoun, il partigiano che non vorrebbe uccidere nessuno; si confida il fantasma di Savoniero, scappato sull’appennino dopo essere fuggito da un campo di prigionia in Russia.
E, ancora, si narra l’impresa dei valorosi capaci di rubare un carro armato ai nazisti, si ascoltano le note di un violino partigiano e quelle del pianoforte di casa Mussolini. Soprattutto, in queste storie scorre un’energia vitale più forte anche della guerra: la scoperta dell’amore nonostante tutto, un saluto che forse è un addio, le parole dette e i silenzi che esprimono ogni cosa, un gesto coraggioso che cambia il destino di uno o di tanti.
Le vite di uomini e donne “nati per la libertà” sono quelle di partigiani più o meno conosciuti, ma anche di persone troppo normali per essere ricordate come eroi, ugualmente protagonisti della lotta, drammatica e appassionata, che ha portato alla Liberazione del nostro paese.
Il libro scritto dai Modena City Ramblers ed edito da La Nave di Teseo sarà presentato martedì 1 luglio al parco Rocca di Castelnovo Sotto, a partire dalle 21,15. A intervistarli il giornalista reggiano Adriano Arati.