REGGIO EMILIA – La Legge prevede che le imprese e le pubbliche amministrazioni con più di 100 dipendenti situate in comuni che superino i 50mila abitanti sono tenute ad adottare, entro il 31 dicembre di ogni anno, un piano degli spostamenti casa-lavoro e a nominare un manager della mobilità.
La normativa nazionale ha, inoltre, istituito all’interno dei Comuni la figura professionale del manager della mobilità d’Area, che effettua un’azione di coordinamento con i responsabili aziendali nel proprio territorio, collaborando con loro alla ricerca delle soluzioni migliori mediante pacchetti integrati di mobilità sostenibile.
Un punto della situazione tra Comune e 55 aziende, coinvolte in questo confronto, è stato fatto in un convegno ospitato al Tecnopolo. “Attualmente, la rete dei mobility manager aziendali reggiani è composta da più di 50 mobility, che hanno permesso l’analisi di 55 imprese interessando oltre 15mila dipendenti. Grazie alla piattaforma messa a disposizione dal Comune, sono stati redatti 29 piani per gli spostamenti casa-lavoro”, le parole dell’assessora alla Mobilità del Comune di Reggio, Carlotta Bonvicini.
Molte aziende hanno aderito al progetto “Bike to work”, che prevede incentivi pubblici a quei dipendenti che decidono di recarsi al lavoro in bici. In altri casi, viene favorito il car pooling ossia la pratica di condividere l’auto privata tra più persone per percorrere lo stesso tragitto. “Un confronto è in corso anche sulla differenziazione degli orari di lavoro per non intasare le fasce di punta, ma qui entrano in gioco anche questioni di natura sindacale”, ha aggiunto Bonvicini.
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