REGGIO EMILIA – Minori stranieri non accompagnati, dopo i picchi del 2022 e del 2023, legati al conflitto in Ucraina, il loro arrivo in Emilia Romagna si sta stabilizzando e, dopo l’emergenza, la Regione e i comuni iniziano a mettere in campo risposte di integrazione e inserimento. Resta, però la dimensione ampia del fenomeno e la necessità di potenziare la rete di accoglienza per evitare che questi giovani di cui i sindaci sono i tutori legali, possano imboccare strade sbagliate. Al 31 marzo di quest’anno i minori non accompagnati in Emilia Romagna sono 1362, quasi il 9% del totale nazionale. Più di 550 provengono dall’Ucraina, gli altri principali Paesi di arrivo sono Tunisia, Egitto e Gambia. In maggioranza sono uomini, l’80%, tra i 16 e i 17 anni. Anche per questo stamattina a Bologna durante la seduta della commissione politiche per la salute dedicata al tema, è stata sottolineata l’importanza della loro formazione e del loro avviamento al lavoro.
“Dobbiamo fare di più per la formazione e il lavoro, oltre alle regole da rispettare che valgono per tutti”, dice Gian Carlo Muzzarelli del Pd, presidente della Commissione salute della Regione. “La prima accoglienza per me impone la sanità, la legalità, la scolarità”, aggiunge il vicepresidente Nicola Marcello (Fdi).
Quasi un terzo dei minori stranieri non accompagnati è accolta nel territorio metropolitano di Bologna, i restanti novecento sono distribuiti in modo quasi omogeneo nelle altre province. A Reggio, quelli seguiti dal Comune, a fine aprile erano 123, suddivisi tra appartamenti, comunità educative e affidi. 28 i nuovi arrivi da inizio anno. Numeri che impongono uno sforzo costante per potenziare l’accoglienza “anche se i risultati conseguiti – ha detto in commissione l’assessora regionale al Welfare Isabella Conti – oltre un terzo dei minori ha intrapreso un percorso lavorativo o di formazione e solo uno su dieci evidenzia criticità. Abbiamo tanti elementi positivi. Lo scorso anno abbiamo concluso la formazione di 429 ragazzi, 235 lavorano già e gli altri sono in procinto di iniziare un tirocinio”.
Reggio Emilia formazione lavoro Regione Emilia Romagna minori non accompagnati