REGGIO EMILIA – Per uno, il principale imputato, il giudice ha accettato la richiesta dell’avvocato Giacomo Fornaciari della “messa alla prova”: per un anno il giovanissimo, che ha ammesso di aver avuto un rapporto sessuale con una coetanea che non poteva dare il proprio consenso perché sotto l’effetto dell’alcol, dovrà seguire una terapia psicologica e fare attività di volontariato per un’associazione di beneficenza. Qualora la ragazza lo volesse, ci sarà anche un incontro con lei, che è la vittima di tutta questa vicenda, per tentare un dialogo. Se tutto questo avverrà nei termini stabiliti e certificati dai servizi sociali, le accuse a suo carico decadranno. Accuse pesanti: violenza sessuale durante una festa improvvisata a casa della madre dell’imputato. Un episodio della fine dello scorso gennaio e che aveva fatto molto scalpore. I 15enni erano cinque in tutto, la giovanissima aveva denunciato la violenza ed erano iniziate le indagini, che hanno coinvolto anche altri due ragazzi. Mentre uno dei giovanissimi ha scelto il rito ordinario e affronterà il processo a partire dal prossimo anno, il compagno ritenuto coresponsabile, accusato di aver approfittato della ragazza in un momento in cui si trovavano da soli, è stato assolto. Assistito dall’avvocato Liborio Cataliotti, è stato messo a confronto, in udienza, con l’altro indagato, e sono emerse diverse discrepanze nei racconti. Lo stesso pm ne ha chiesto l’assoluzione per insufficienza di prove, ma poi il tribunale di Bologna lo ha assolto con la formula piena “perchè il fatto non sussiste”.
Reggio Emilia processo violenza sessuale tribunale dei minori minorenne violentataMinori accusati di violenza sessuale: il processo è un successo per le difese. VIDEO
23 settembre 2022A Bologna l’udienza per i due 15enni accusati di aver violentato una compagna di classe. Il principale imputato per un anno sarà impegnato tra servizi sociali e volontariato, assolto con formula piena l’altro