REGGIO EMILIA – Parte col piede sbagliato il nuovo ministero della Transizione ecologica. Nelle intenzioni del Movimento 5 Stelle, che lo ha promosso, c’era l’accorpamento con lo Sviluppo economico assegnato invece al leghista Giancarlo Giorgetti.
“c’è il rischio grave che non si vada nel senso di una unificazione tendenziale”. Secondo l’ambientalista reggiano nonché membro del comitato scientifico dell’Agenzia europea dell’ambiente, Walter Ganapini, il faro da seguire è il programma “next generation” dell’Unione europea. Destinati al rilancio post pandemia ci sono miliardi di euro, ma per accedervi occorre essere in linea con con gli obiettivi europei in tema di lotta al cambiamento climatico: “Nel nostro Paese, questo significa due cose: manutenzione e innovazione – ha detto Ganapini, che ha aggiunto – Dobbiamo evitare un’operazione di facciata”.
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