REGGIO EMILIA – Si completa il riassetto societario di Ferrarini. Giovedì 30 ottobre, nel corso di un incontro con i sindacati, il presidente dell’azienda Roberto Pini ha annunciato che è stato perfezionato l’ingresso nel capitale di Amco. La finanziaria pubblica, controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, possiede ora il 20 per cento di Ria, Rilancio Industrie Agroalimentari, la società del gruppo Pini a cui fa capo l’intero capitale sociale di Ferrarini. L’ingresso era previsto dal piano concordatario omologato dal Tribunale di Reggio nell’aprile 2023. Lo stesso piano prevede che Amco eroghi a Ferrarini un finanziamento di 12 milioni di euro.
Il coinvolgimento della finanziaria pubblica nel capitale di Ferrarini è legato alla sua posizione di creditore. Nel 2018 infatti Amco acquisì i crediti deteriorati della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, finite in liquidazione coatta. Tra questi crediti, c’erano anche quelli vantati dai due istituti verso la galassia Ferrarini. Al momento del dissesto dell’azienda di Rivaltella, Amco si ritrovò con crediti per 18 milioni verso Ferrarini spa e per 75 milioni verso altre società del gruppo e della famiglia.
Nel corso dell’incontro con i sindacati, il presidente Roberto Pini ha anche indicato nei primi giorni di dicembre la data del rogito per l’acquisto dello stabilimento ex Aia di Masone. Qui deve essere realizzato il nuovo impianto produttivo destinato a sostituire quello di Rivaltella. Per finanziare l’investimento l’azienda ha intenzione di chiedere l’accesso ai fondi strutturali europei.
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