REGGIO EMILIA – Era stato arrestato nel 2018 per maltrattamenti nei confronti della madre, a cui estorceva denaro minacciandola di morte e vessandola fisicamente. L’uomo, 56 anni, aveva allora deciso di intraprendere un percorso di recupero, che ha però abbandonato nel settembre del 2023, quando ha deciso di tornare nel Reggiano e di vivere in strada. Da quel momento, tuttavia, ha ricominciato a importunare il genitore, spesso sotto l’effetto di stupefacenti o alcol, e sempre allo stesso scopo: ottenere soldi.
“Ti ammazzo prima o poi …ti uccido…”. Questo il tenore delle minacce che la vittima, una 77enne residente in Val d’Enza, ha condiviso in una sofferta deposizione con i carabinieri di Montecchio. Il Gip, su richiesta della procura, ha emanato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 56enne, accusato di maltrattamenti in famiglia, estorsione continuata e lesioni personali. I militari lo hanno rintracciato a Casina – poiché l’uomo non ha fissa dimora – e lo hanno condotto in carcere.
Dallo scorso maggio era invece sottoposto al divieto di avvicinamento all’ex compagna il 53enne residente nella zona ceramiche finito in manette nei giorni scorsi per aver violato la misura cautelare. L’uomo non ha mai accettato la decisione della vittima di interrompere la relazione, iniziando a pedinarla e minacciarla di morte con frasi tipo: “Ti uccido, ti faccio prendere fuoco con tutta la macchina”. La denuncia, con relativa misura cautelare, non è tuttavia servita per arginare il 53enne, che in svariate occasioni l’ha violata, l’ultima delle quali gli è costata l’arresto dopo essere stato colto in flagranza dai carabinieri allertati dal braccialetto elettronico che l’uomo indossava. Il giudice ha disposto per lui l’aggravio della misura, predisponendo il divieto di dimora in Emilia Romagna.