CASINA (Reggio Emilia) – Per due anni una donna residente a Casina è stata oggetto di pesanti vessazioni causate dall’eccessiva e morbosa gelosia del marito. L’uomo le impediva di uscire di casa da sola o di frequentare le amiche, la costringeva a compiere solo le attività domestiche riprendendola brutalmente con offese e minacce. L’accusa frequente era quella di avere una relazione extraconiugale con il suo datore di lavoro, e l’uomo era arrivato persino a mostrare un video pornografico ai figli inventandosi che l’attrice ripresa nel filmato fosse la madre. In altra occasione a seguito di una lite per impedirle di parlare aveva preso un cuscino premendolo con forza sulla sua bocca ed in altra occasione le afferrava il collo dicendole di dargli il coltello che le avrebbe tagliato la gola. Una situazione che è andata peggiorando, fino a vedere l’uomo usare anche violenza nei confronti della moglie e minacciarla con altre frasi del tipo “sappi che la tua fine sarà entro la fine dell’anno” “ti taglio la testa come una capra”. Vessazioni fisiche e psicologiche a seguito delle quali i carabinieri in forza alla stazione di Casina, a cui la donna in una sofferta deposizione aveva raccontato i maltrattamenti, hanno denunciato un 60enne abitante a Casina per maltrattamenti in famiglia. La Procura ha ottenuto dal Gip del Tribunale di Reggio Emilia l’applicazione del divieto di avvicinamento con prescrizione di mantenere una distanza di almeno 2.500 metri dalla vittima e di non comunicare in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo con lei. Il provvedimento di natura cautelare è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Casina.
Minacce e violenze alla compagna ossessionato dall’idea che lo tradisca, denunciato
9 gennaio 2025
Un 60enne di Casina è arrivato a mostrare un video pornografico ai figli sostenendo che la protagonista fosse la loro madre. Una storia di vessazioni durata anni: ora è scattato il divieto di avvicinamento
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